- 25 Febbraio 2021
Inserirsi nella propria nuova Comunità – un progetto di CUAMM Piemonte

Un ampio progetto, promosso dalla Diaconia Valdese insieme a Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pinerolo, Medici con l’Africa CUAMM Piemonte ed altri partner del Pinerolese (Diocesi di Pinerolo e Centro Missionario Diocesano, CISS, e le associazioni AnLib, Centri antiviolenza E.M.M.A. e Ashar Gan, CRI di Torre Pellice), dal titolo “Inserirsi nella propria nuova Comunità” ha messo a punto una serie di iniziative per venire incontro a stranieri e italiani in situazione di disagio che vivono sul nostro territorio, con l’intento di far conoscere e facilitare l’accesso ai numerosi servizi sociali e sanitari a disposizione di chiunque ne abbia bisogno. Pubblichiamo un intervista al dottor Marco Pratesi insieme alla moglie dott.ssa Bianca Nucci, entrambi medici, tra gli ideatori e coordinatori del progetto.
Come membri di Medici con l’Africa CUAMM (Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari) avete avuto una lunga esperienza di missione in Uganda e Angola. È nata da questo vostro vissuto l’idea di una azione concreta a favore delle persone straniere che vivono sul nostro territorio?
Marco: Siamo stati per 4 anni in Uganda, prima appena sposati e, qualche anno dopo, con i nostri tre figli. Successivamente per 4 anni in Angola (soprattutto Marco). In entrambi i Paesi il lavoro con le persone del posto si svolgeva in ospedali rurali a cui facevano riferimento la vasta zona circostante con ciò che si poteva realizzare come medicina territoriale (dispensari infermieristici, punti fissi e mobili per le vaccinazioni e i controlli dei bambini denutriti e delle gravide). C’era tanto da fare ed eravamo così pochi e con così pochi mezzi a disposizione! Eppure sono stati periodi bellissimi, con tanto lavoro e tanto studio ma soprattutto tante relazioni umane con il nostro personale locale e la popolazione del posto. E’ stato un privilegio poter lavorare lì e con loro, anche se la situazione era difficile sia sul lavoro che nella vita domestica.
Il motto “La salute è un diritto, battersi per il suo rispetto è un dovere” contraddistingue l’operato di Medici con l’Africa CUAMM e questo periodo di pandemia, che ha aggravato le condizioni di povertà, le diseguaglianze e le discriminazioni preesistenti, ci ha spinti a mettere ancora a disposizione del prossimo, ed in particolare di chi è straniero o comunque in una situazione di disagio, la nostra professionalità.
Bianca: Avendo vissuto a lungo in questi due Paesi africani, abbiamo sperimentato che è necessario l’aiuto, il consiglio, le indicazioni delle persone del posto, cose che infatti non ci hanno mai fatto mancare, per conoscere tanti aspetti, regole e consuetudini che ci erano sconosciuti, così come la loro tolleranza verso i nostri frequenti errori e manchevolezze: la parola “scusa!” (“sorry” in Uganda, “desculpe” in Angola) è probabilmente quella che abbiamo ripetuto più spesso in quelle nostre esperienze e così riteniamo che il progetto possa essere un piccolo ma importante aiuto per inserirsi e sentirsi parte della nuova comunità che le persone straniere trovano venendo in Italia. Per questo crediamo che questa iniziativa debba essere portata a conoscenza il più capillarmente possibile.
Raccontateci che cosa si farà in concreto nel Pinerolese.
Marco: Partiremo con una serie di incontri formativi su argomenti che riguardano soprattutto la salute: Primo soccorso domestico; Orientarsi nel sistema sanitario italiano; Covid, altre malattie infettive e vaccinazioni; Uso corretto dei farmaci; Prevenzione della violenza su minori e donne.
Bianca: A seguire è previsto anche lo sviluppo di altri argomenti sanitari e sociali di sicuro interesse per un miglioramento delle condizioni di vita: Nutrizione equilibrata con alimenti economici; Servizi per la salute delle madri e dei bambini, incluso lo svezzamento; Volontariato e associazioni per inserirsi nella propria nuova comunità; Andare in bicicletta in sicurezza.
A chi sono rivolti e quando e dove si svolgeranno gli incontri formativi?
Marco: Sono rivolti a persone arrivate da relativamente poco in Italia, che non hanno un lavoro stabile e a tempo pieno e che abbiano possibilità e interesse a comprendere meglio la situazione in cui si sono trovati a vivere lontani da casa loro, per poter utilizzare appieno quanto disponibile; ma anche italiani in condizioni di disagio (ospiti di casa-famiglia, di alloggi per donne vittime di violenza, di centri per senza fissa dimora ecc.) possono partecipare a questi incontri formativi.
Non abbiamo stabilito né date né luoghi, perché intendiamo concordarli con chi parteciperà. Perciò rivolgiamo un caldo appello a tutte le persone interessate a contattarci direttamente a questi numeri telefonici: dott. Marco Pratesi telefono 327 112 6904; dott.ssa Bianca Nucci telefono 327 115 7774, oppure inviando una mail a m.pratesi@cuamm.org sia per chiedere informazioni più dettagliate che per iscriversi; con gli iscritti stabiliremo poi orari e luoghi di incontro, contando sulla disponibilità di locali delle Chiese Valdese e Cattolica e di varie associazioni religiose e laiche del Pinerolese.
Bianca: In questo modo cercheremo di venir incontro a tutte le necessità con orari che non interferiscano con altri impegni (lavorativi, famigliari, di studio ecc.), e individueremo luoghi che non richiedano spostamenti troppo lunghi con mezzi di trasporto pubblici o privati. Ricordo che potranno anche essere organizzati incontri online con coloro che lo desiderassero.